giovedì 29 dicembre 2016

Piante indicatrici

Per chi volesse approfondire ecco un elenco molto ridotto di alcune piante indicatrici delle caratteristiche del terreno e della posizione

Tratto da https://www.regione.vda.it/gestione/riviweb/templates/aspx/informatore.aspx?pkArt=1136




Indicatrici di terreni secchiAchillea millefolium (Restasan), Carlina acaulis (Tzardon bas), Pastinaca sativa (Coston zano), Salvia pratensis (Sarve servadze), Silene inflata (Schiopet), Tragopogon pratensis (Barbaboc)

Indicatrici di terreni molto umidiCaltha palustris (Canetta), Cirsium arvense (Tzardon), Colchicum autunnale (Fior fredde), Ranunculs repens (Erba rogne-Ermae), Trollius europaeus (Botton d'or), Veratrum album (Valaro)

Indicatrici di terreni freschi
Anthriscus silvestris (Tzami), Heracleum sphondylium (Pluta-Piota), Polygonum bistorta (Lenga bu-Pariette), Rumex obtosifolium (Lavase), Taraxacum officinale (Secoria)

Indicatrici di terreni debolmente acidi
Myosotis arvensis (Miosotì), Rumex obtusifolium (Lavase), Veratrum album (Valaro)

Indicatrici di terreni neutri
Genziana lutea (Gensiana), Genista sagittalis (Zenestre), Plantago lanceolata (Piantagn)

Indicatrici di terreni ricchi in elementi fertilizzanti
Heracleum Sphondylium (Pluta-Piota), Ranunculus repens (Erba rogne-Ermaee), Taraxacum officinale (Secoria)

Indicatrici di terreni poveri in elementi fertilizzanti
Carlina acaulis (Tzardon), Salvia pratensis (Sarve), Silene inflata (Schiopet)


Indicatrici di sottocarico di concimeAlnus viridis (Drose), Rosa canina (Gratacu), Calluna vulgaris (Breuvire)



Indicatrici di sovraccarico di concime 
Trifolium repens (Trefoi bian), Plantago media (Piantagn)

Indicatrici di scarse concimazioni
Arnica montana (Arnica), Calluna vulgaris (Breuvire), Nardus stricta (erba di feye)

Indicatrici di eccessive concimazioni
Urtica dioica (Orchie), Rumex alpinus (Lavase)

Indicatrici di incendi ripetuti

Ferula communis e Pteridium aquilinum (Fiuse)

Indicatrici di terreno troppo compatto
Plantago (Piantagn)

Indicatrici di dotazione in CalcioTerreno ricco di calcio: Silene inflata (Schiopet) Calendula arvensis (Calendula);
Terreno povero di calcio: Felce aquilina (Fiuse) Rumex acetosella (Erba Breusca).

mercoledì 28 dicembre 2016

L'anno che verrà... nell'orto e nel giardino

Siamo quasi al termine di questo anno bisesto. In quanto tale non è stato un anno favoloso, per molti aspetti. Curioso notare solo adesso come gli anni bisesti portino sventure, una ciclicità quadriennale creata dall'uomo che ovviamente non ha senso concreto, ma tuttavia.
 Abbiamo visto passare oltre molte persone .....personaggi famosi, dello spettacolo o persone meno famose ma sicuramente importanti per qualcuno di noi.
E nel giardino? Beh, qualche dipartita c'è stata anche qui.....la rosa Michèle Meilland

collocata in giardino 40anni fà dalla nonna improvvisamente rinsecchita, talee floride di uva Moscato perse dopo una settimana di caldo torrido, pomodori e zucchini hanno avuto un tracollo e relativo scarso raccolto. Ma cerchiamo di vedere il lato migliore delle cose.
Papaveri meravigliosi nati per caso tra i finocchi ed il prezzemolo, color della brace; girasoli e zucche nate dal cumulo del compost, rigogliosi come non li ho visti mai; zinnie seminate a casaccio da mia figlia del punto più improbabile del giardino, dare uno spettacolo pirotecnico di colori pastello......con grande rivalutazione mia di questo fiore un po' dimenticato.


Il caso o il destino ci regalano a volte le sorprese più grandi; l'ostinazione, invece, a volte ci crea solo delusioni. Così se vogliamo coltivare a tutti i costi quella varietà di Nasturzio, o quella graminacea ornamentale che spiccava magnifica in un'aiuola perfettamente confezionata per la foto su una delle tante riviste patinate di settore .....ecco se questo trasporto insensato ci porta ad acquistare ogni sorta di pianta, seppur stupenda ma non adatta al nostro giardino, ci imbatteremo in una cocente delusione.
Qui nasce la mia riflessione sulla valutazione del nostro giardino....obiettivamente.
Mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa......sono la prima ad aver sperperato denaro alla perenne ricerca delle ultime novità, delle nuove varietà, collezionando piante d'ogni specie: Campanule, Fucsie, Gerani, Rose, Ellebori......ecc.
Quante ne sono sopravvissute? Forse 2 o 3, le più robuste o quelle che si sono adattate meglio in quel preciso angolo di giardino. Come valutare quindi i vari spazi del nostro giardino? Possono essere adatti a quella specie? I libri sono spesso vaghi sull'argomento e liquidano il problema con un "terreno ricco e posizione soleggiata".......ma ricco cosa vuol dire per te? E per te che lo leggi? Niente. A meno che tu non sia perito agrario o laureato in agraria e sappia come "arricchire" il suolo.
Affrontiamo quindi questo argomento che rischia di essere molto lungo, anche perchè mi infervoro e apro parentesi.....e spesso non le chiudo.
Partiamo da un esempio pratico: il vostro giardino, grande o piccolo che sia, ha delle caratteristiche precise. Dettate da cosa?.........dalle piante che vi crescono spontaneamente. Diserbate tutto come non ci fosse un domani? Malissimo, adesso per punizione tenete il terreno a riposo per 1 anno e vedete cosa nasce senza toccare nulla.
Il giardino ci parla ma noi dall'alto della nostra superiorità intellettiva non lo ascoltiamo, convinti di sapere già tutto, di possedere la verità assoluta. Degli integralisti.
Purtroppo sono arrivati anche in giardino.
E' stato da sempre il mio più grosso errore, la convinzione di sapere già tutto, forte del mio innato pollice verde.....mah.
Come decifrare i segnali? Imparando a riconoscere le erbe che ostinatamente crescono in quel punto. Su internet è possibile ormai trovare ogni informazione e se notate una felce, scoprirete che è una zona fresca e umida, se vedete invece ortiche saprete che il terreno è "ricco" di humus che si genera dalle foglie cadute al suolo e dagli sfalci del prato che si decompongono. Nel mio caso specifico dovevo sistemare una zona delicata.....fredda in inverno e calda in estate, esposta a ovest, sud-ovest. Dopo aver selezionato circa 30 specie di interesse presso un vivaio, mi sono fermata e chiudendo tutte le riviste, i libri e le pubblicazioni utilissime ma fuorvianti, ho iniziato a ragionare.
Ho osservato e ho capito.
Le piante che mi servivano le avevo già, questo è il vantaggio di una grande giardino, vecchio come me, dovevo solo distribuirle nei posti giusti. L'altra esigenza non meno importante era di ottenere un giardino a bassa manutenzione, riducendo cioè gli interventi di potatura e pulizia.
Niente di meglio che usare piante già esistenti su quel terreno e di cui si conoscono bene le caratteristiche.
Ho quindi ridistribuito le risorse.
Sul lato a nord del muretto cresceva la Mentha rotundifolia, zona fresca, piede sempre umido e ombreggiato, affiancato da felci e carex; ricordo questa piccola pianta di menta fin da piccola quando la nonna ne fregava alcune foglie per scacciare le zanzare.
Il lato sud invece meritava maggiori attenzioni, il riverbero del cemento può stroncare anche le rose, ed in mio soccorso sono venuti Ellebori orientalis e Settembrini multicolori..
Ci vorrà del tempo per vedere il risultato finale, non è un effetto immediato come le riviste ci mostrano, ma il giardinaggio è anche pazienza.
Respiro lento, gesti meditati, serenità interiore.
Per il nuovo anno voglio augurare e augurarmi una nuova visione del giardino, più matura e consapevole. Che la "forza" sia con voi.



sabato 13 giugno 2015

Composizioni dal giardino


Ed eccoci quasi all'estate,
 il caldo si è già fatto sentire e le giornate in giardino si fanno sempre più piacevoli. 
La casa nuova ed il giardino vissuto in ogni stagione mi hanno assorbito completamente. 
Me ne accorgo perché mi perdo in contemplazioni lunghe e silenziose, sul filo d'erba, sul germoglio e sui boccioli, sull'aria che profuma di neve, di pioggia, di acacia in fiore e ora profuma dei tigli ....ricordo di vacanze scolastiche.
Ho visto la neve ed il risveglio degli ellebori, il verde brillante di aprile virare nelle tonalità scure dell'estate, ho visto i semi nascere e donare una fioritura di Bocche di leone nei teneri colori pastello.
Ho fatto ghirlande per Pasqua.....


                                      ......e bouquet con fiori di stagione...in ogni stagione






usando tulipani e rose da giardino di ogni varietà ....Gioia, Michèle Meilland, Baccarà, Iceberg.....


si trovano ancora i Fiordalisi lungo i campi di orzo e grano......


ed in montagna i prati di maggio sono bellezza allo stato puro.
Non sò resistere ad un bouquet da viaggio.
Ogni fiore un giorno sereno, ogni bouquet una stagione.
Prossima tappa ....allestimento floreale della mia amicona Manuela per un matrimonio in settembre....


sabato 7 febbraio 2015

Sotto al gigante dormiente

Ed eccoci qui.
Primo Natale nella casa nuova, prima nevicata spettacolare.
Il nostro gigante buono è in attesa della primavera che verrà e anche noi ci prepariamo con tanti piccoli progetti in giardino. Intanto cominciamo con le semine e pensiamo al giardino che sarà e all'orto che vorremmo.
Il tempo è sempre poco, ma confido nell'ora legale per giardinare anche dopo cena nelle sere di primavera. Dopo un 2014 faticoso, pieno di imprevisti e cantieri, il giardino è più simile ad un campo di guerra. Cataste di legna qua, ferro di là, vecchi mobili da buttare tra alberi da frutto che chiedono pazienti di essere potati. E la terra è lì, smossa, piena di pietre o compattata, che attende di essere riportata alla fertilità iniziale, impoverita da tanta polvere, cemento e calpestio frenetico di chi fà lavori pesanti senza badare ad una povera Pimpinella che sorge schiva dietro al filare di rose.
Povero povero giardino.
Ma ricominciamo a piccoli passi, da piccoli gesti come piccoli sono i semi che trasmutano in magnifiche piante fiorite, o rosette d'insalata o in succosi pomodori.

 

 Adesso la mia bimba è una signorina, attiva, vispa ed intelligente e forse mi servono occhi nuovi per progettare il nuovo orto e le aiuole fiorite. Così mi sono affidata a lei per la scelta dei fiori, e sempre seguendo i suoi gusti le verdure per l'orto.
Abbiamo cominciato seminando Agerato, perchè Ilaria adora il blu, poi Nasturzi e Basilico che stanno bene insieme, ed infine gli Astri doppi. La Pimpinella ci guarda speranzosa dalla sua bustina sigillata e spero che la Blumen non mi tradisca come altre volte. Non avevo mai provato la pimpinella come erba aromatica ma mi ha entusiasmato nelle insalate, in cui sprigiona un sapore fresco simile al cetriolo da insalata ma più delicato. Tra poche settimane semineremo anche lei ma per ora tutto è coperto dalla neve, seminiere comprese.
Ci godiamo solo le foto dei bulbi che abbiamo piantato con deplorevole ritardo ma non ho resistito al metà prezzo!



Speriamo bene.
Per l'orto invece abbiamo scelto le sue verdure preferite: zucchine, carote, fagiolini, fagioli, ceci (che Madre Natura ci assista qui al nord) e proveremo i piselli, chissà se inizia a mangiarli dopo averli coltivati e raccolti.
Il compost è già stato rivoltato con grande gioia per le galline e gettato sul terreno che ospiterà insalata e cipollotti, la mia consociazione preferita.



Come sempre sono ansiosa, tanto da fare, da seminare e da progettare, aiuole e consociazioni, l'altalena lontana dalla Iceberg, le fragole vicine al basilico, il tagete che invade ogni filare, ce la farò? Mi farò aiutare un pò. Sicuramente Ilaria mi darà il suo sostegno con occhi nuovi e senza schemi, come dovrei fare anche io talvolta per non invecchiare troppo in fretta.
Questa è Ilaria.





Fiori dal feltro

Ho un difetto, è innegabile.
Quando si hanno tante passioni diverse si tende a spaziare da una all'altra con risultati spesso mediocri,
ma è il mio bisogno di nuovo, di mettermi alla prova, di creare e costruire qualcosa che mi spinge ogni volta a fare nuove esperienze. Da qui nascono le contaminazioni.
Il giardinaggio si intreccia con la cucina, la cucina con il cucito ed il ricamo, e per la proprietà transitiva il giardinaggio ed i fiori con il ricamo e cucito.
Così dopo aver visitato "Manualmente" al Lingotto fiere e seguito con la mia principessa ad una lezione/gioco su come infeltrire la lana......ecco il risultato su una saponetta


idea geniale per fare divertire i bambini.
La mamma qui presente in un guizzo di fantasia contaminatrice ha deciso allora di infeltrire un bel sasso, e qui Lilfish studios docet......ricamando con mano incerta, lo confesso e prometto migliorerò, rametti e fiorellini sintesi un un giardino roccioso,  o forse più muschio e licheni.
Comunque il risultato è questo.





giovedì 4 luglio 2013

Il mio orto per "miOrto 2013"

Il mio orto-giardino è un posto speciale, un posto del cuore. 
Nelle sere d'estate con la luce dell'ovest, calda e avvolgente, dopo una giornata di lavoro ci si rinfranca lo spirito solo guardando la distesa di fiori e verdura, che cresce insieme in sintonia. 
Borragine e zucchini, cipolle ed insalata "Gentilina", le zucche tra le rose Baccarà, e poi tagete, nasturzi e consolida che cresce in mezzo alle patate ratte. 

E' un orto-giardino-frutteto complicato e disordinato proprio come me.




               La consociazione tra la generosa insalata e la dolce cipolla di Tropea.....risultati sorprendenti!


Un recupero intelligente di una vecchia campana di vetro presa al Baloon per una graziosa serra invernale




I miei amati piccoli frutti.


Il mio orto è il ricordo d'infanzia tra le file di pomodori a legare e rincalzare con il nonno o con il papà, 
è il profumo del basilico e l'abbondanza dei fagiolini, è l'odore della terra calda nelle sere d'agosto. 


Il rumore dei ricordi è il fruscio del vento tra le foglie
all'ombra di una grande quercia. 


Il mio orto ed io siamo felici di partecipare a miOrto 2013 sul blog l'ortodimichelle.



Una passeggiata in montagna

La gita domenicale è l'unica occasione di rilassarsi e stare tutti insieme. Il lavoro ci porta ad essere sempre meno a casa e sempre più divisi. Allora non c'è niente di meglio di un bel pic-nic sulle montagne della Val Chiusella per far scoprire a mia figlia le bellezze della natura in tutti i suoi colori. 
Si parte dal blu-cielo dell' Echium vulgare con un bombo ghiotto che ci ronzava intorno e gli ultimi fiori di Phyteuma con cui si prepara la famosa zuppa di aiucche.




Poi la passeggiata riprende e l'aria frizzante stimola i sensi e ci colpisce il rosso brillante delle fragoline di bosco.....tante tantissime, profumate e golose.



Ci addentriamo nel bosco ed i colori sono il verde delle felci ed il marrone del sottobosco. Una rana si mimetizza tra le rocce e le foglie secche, mentre un ruscello gorgogliante crea l'atmosfera di un regno fatato



in cui preparare con foglie di castagno tre piattini di mirtilli selvatici per il pic nic nel bosco incantato. 



Non poteva mancare il nostro bouquet di fiori selvatici, qui il colore è decisamente il rosa accompagnato dal bianco screziato. 
Astrantia, lychnis, carote selvatiche, knautia, trifoglio, margherite......
La bellezza dei fiori di montagna è ineguagliabile, potrete coltivare la rosa più profumata, la calla più elegante o il garofano più vezzoso ma non avrete mai la grazia di questa composizione.......
tutto merito di Madre Natura.